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Vino, “Roero Days”: ben riuscita la settima edizione a Milano
Damonte: cresce sia la notorietà che l’apprezzamento dei nostri vini
Si è chiusa con successo la settima edizione di “Roero Days”, l’evento itinerante organizzato dal Consorzio Tutela Roero, che quest’anno ha festeggiato il primo decennale nel cuore di Milano. Sono state circa 700 le persone, tra operatori del settore e wine lovers, che hanno degustato gli oltre 500 vini dei 64 produttori giunti nel capoluogo lombardo.
La tappa meneghina andata in scena il 3 giugno nella splendida cornice di Palazzo Giureconsulti, è stata arricchita da diverse proposte di approfondimento: le due masterclass condotte da Daniele Cernilli, Chiara Giannotti, Adua Villa e Paolo Zaccaria hanno ben evidenziato le tante sfaccettature del territorio roerino capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità sia nella tipologia bianca che rossa. La presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis”, moderata dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, è stata inoltre l’occasione per raccontare questo angolo di Piemonte in cui i vigneti sono armoniosamente inseriti in un ambiente ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere Patrimonio Mondiale Unesco. La giornata è stata anche palcoscenico del binomio arte-vino, con l’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore: l’artista torinese Bruno Casetta.
“Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità
personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa” ha dichiarato soddisfatto il presidente del Consorzio Tutela Roero, Massimo Damonte, ricordando che “nel prossimo triennio avremo la possibilità di un incremento della produzione annuale del 7% grazie all’entrata in produzione dei 30 ettari che ogni anno il Consorzio concede di impiantare ai produttori. Questo – ha concluso – ci permetterà un’ulteriore crescita organica della denominazione per far fronte al costante aumento di richiesta di Roero sia in Italia che all’estero”.