Stop ai diserbanti chimici sulle colline del Roero: il sì del mondo del vino

Lavorare con i comuni per rendere le colline del Roero la prima zona del Piemonte libera dal diserbo, a salvaguardia della biodiversità e del paesaggio: è questa la nuova sfida del Consorzio di Tutela del Roero per valorizzare il territorio della Docg patrimonio Unesco.

La scelta sostenibile del Consorzio di Tutela del Roero

Sotto la guida del presidente Francesco Monchiero, i produttori del Consorzio hanno negli ultimi anni mosso passi sempre più concreti verso il coraggioso obiettivo, nato proprio dai soci due anni fa in assemblea. Con il supporto del tecnico viticolo Edmondo Bonelli, il Consorzio ha presentato ai sindaci e alle commissioni agricole comunali una proposta per far inserire nei regolamenti della Polizia Rurale il divieto di utilizzo di prodotti chimici per il diserbo. Si tratta di un primo passo verso un risultato importante. 

Lo spiega lo stesso Monchiero:

“Il nostro obiettivo e la nostra missione come produttori è proteggere e valorizzare il nostro meraviglioso territorio. Parte fondamentale della ricchezza delle colline che chiamiamo casa è la biodiversità”. 

“I trattamenti chimici per il diserbo mettono a rischio la varietà di specie vegetali e animali che popolano naturalmente l’ambiente vigneto, depauperandolo della sua capacità di autoregolarsi e danneggiando il paesaggio”.

“In questo momento storico, in cui anche il consumatore è più attento alla sostenibilità, vogliamo assumerci la responsabilità di ridurre il nostro impatto ambientale. Sono molto orgoglioso del coraggio che i soci hanno dimostrato nel perseguire un obiettivo non semplice, ma necessario: è una prova del nostro amore per queste terre”.

Fondato nel 2014, il Consorzio di Tutela Roero ha l’obiettivo di proteggere e promuovere il Roero Docg Bianco e Rosso attraverso la sinergia fra i produttori e i viticoltori del territorio. Fulcro delle attività del Consorzio, che ad oggi rappresenta 233 soci tra produttori e viticoltori, è la valorizzazione del territorio e del suo vino simbolo: quello del Roero, infatti, è un paesaggio che nel tempo è stato trasformato e plasmato dalla presenza delle vigne tanto da essere incluso nella lista dei Paesaggi Culturali Patrimonio Unesco, nel 2014, assieme a Langhe e Monferrato.

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