Roero Days 2024, oltre 700 presenze a Milano per i 10 anni della terra del Nebbiolo e dell’Arneis

Il Roero alla conquista di Milano, con oltre 700 persone tra operatori del settore e wine lovers che hanno partecipato alla settima edizione del Roero Days, con una nutrita rappresentanza delle aziende del territorio. 64 produttori giunti a Milano con più di 500 vini in assaggio, un successo nei numeri ma anche nella qualità dei vini proposti ai i Roero Days 2024, l’evento itinerante organizzato dal Consorzio Tutela Roero che quest’anno ha festeggiato il primo decennale lunedì 3 giugno a Palazzo Giureconsulti a due passi dal Duomo. Entusiasmo e apprezzamento per la Docg declinata in bianchi, rossi e spumanti provenienti dal territorio piemontese patrimonio Unesco, sulla riva sinistra del Tanaro.

Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa- le parole di soddisfazione di Massimo Damonte, Presidente del Consorzio Tutela Roero – Nel prossimo triennio avremo la possibilità di un incremento della produzione annuale del 7% grazie all’entrata in produzione dei 30 ettari che ogni anno il Consorzio concede di impiantare ai produttori. Questo ci permetterà un’ulteriore crescita organica della denominazione per far fronte al costante aumento di richiesta di Roero sia in Italia che all’estero”.

Versatilità e qualità per il Consorzio del Roero, che ha Milano ha visto l’approfondimento sul territorio e sulla sua produzione enoica con due masterclass condotte da personaggi noti in ambito divulgativo nel vino come Daniele Cernilli, Chiara Giannotti, Adua Villa e Paolo Zaccaria. Focus sulle tante sfaccettature di un territorio capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità, sia nella tipologia bianca che rossa. Spazio anche alla presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis” – moderata dal vicedirettore del Corriere della Sera Luciano Ferraro, occasione per raccontare questo angolo di Piemonte in cui i vigneti sono armoniosamente inseriti in un ambiente così ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere Patrimonio Mondiale Unesco. Da segnalare anche un momento artistico di rilievo, nel segno del fortunato binomio arte-vino, grazie all’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore, l’artista torinese Bruno Casetta.

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