Roero Days 2024: come è andata e i nostri assaggi

Una grande festa, che ha portato il meglio di uno degli angoli più vocati del vino piemontese nel centro di Milano, a due passi dal Duomo. Si sono chiusi con un grande successo di pubblico e operatori i Roero Days 2024, evento itinerante andato in scena nella giornata di ieri, 3 giugno, a Palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti. Una location da sogno per l’appuntamento firmato dal Consorzio Tutela Roero che quest’anno ha festeggiato il primo decennale, riscuotendo grande entusiasmo e apprezzamento per i vini Docg in degustazione, declinata tra i bianchi da uve Arneis, i rossi da Nebbiolo e gli spumanti, provenienti da uno splendido territorio del Piemonte oggi Patrimonio Mondiale Unesco.

Come è andata la tappa milanese dei Roero Days 2024

La settima edizione della kermesse roerina è stata caratterizzata dalla presenza di un alto numero di aziende del territorio: ben 64 i produttori giunti a Milano con più di 500 vini in assaggio, che hanno accolto circa 700 persone tra operatori del settore e wine lovers che hanno partecipato alla giornata dei Roero Days 2024.

La tappa milanese è stata arricchita da diverse proposte di approfondimento sul territorio e sulla sua produzione enoica: con in particolare le due masterclass organizzate per l’occasione ad avere ben evidenziato le tante sfaccettature di questo angolo di Piemonte capace di dare vita a vini di grande complessità e longevità sia nella tipologia bianca sia rossa, come vi abbiamo raccontato in precedenza.

Nel corso dell’appuntamento sotto la Madonnina, è andata in scena anche la presentazione del nuovo volume De Agostini “Il Roero, terra del Nebbiolo e dell’Arneis”, che racconta i vigneti armoniosamente inseriti in un ambiente così ricco di storia, tradizioni e biodiversità e talmente intriso di bellezza da essere stato dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco.

E ancora, la giornata è stata palcoscenico di un momento artistico, nel segno del fortunato binomio arte-vino: merito dell’esposizione delle opere dei finalisti del concorso indetto dal Consorzio Tutela Roero, in collaborazione con Artàporter, per l’ideazione della nuova immagine istituzionale dei vini Roero Docg con la proclamazione ufficiale del vincitore, l’artista torinese Bruno Casetta.

“Rientriamo a casa felici di constatare che continuano a crescere sia la notorietà che l’apprezzamento per il Roero, oltre alla consapevolezza da parte del pubblico che i vini di questa Docg hanno una loro identità personalissima, distinta e riconoscibile, tanto nella versione bianca, che rossa”, commenta soddisfatto Massimo Damonte, presidente del Consorzio Tutela Roero.

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