A Milano, nella splendida cornice del pittoresco Palazzo dei Giureconsulti in piazza Mercanti all’angolo con piazza del Duomo, il 3 giugno va in scena “ROERO DAYS”. In alto i calici per brindare ai primi dieci anni del Consorzio

ROERO: un’associazione giovane e forte di produttori e viticoltori, un territorio patrimonio mondiale Unesco, una Docg che contraddistingue grandi vini bianchi e rossi. “La cifra del Roero è l’unicità: abbiamo il privilegio di essere immersi in un contesto naturale di rara bellezza ad eccellente vocazione vinicola, capace di esprimere alta qualità sia nei vini bianchi che nei rossi. La raffinatezza, la versatilità e la bevibilità di entrambe le tipologie di Roero Docg sono frutto di questo territorio e della dedizione dell’uomo che da sempre se ne prende cura e lo lavora con sapienza.” – Massimo Damonte, Presidente –

Riconosciuto nel 2014 il Consorzio di Tutela Roero ha l’obiettivo di proteggere, valorizzare e promuovere i due vini in cui si articola la DOCG conseguita nel 2004: il Roero Bianco e il Roero Rosso.

Attualmente il Consorzio conta 258 soci. La superficie totale è di oltre 1.300 ettari, di cui 965 sono vitati ad Arneis per il Roero Bianco e 335 sono vitati a Nebbiolo per il Roero Rosso. La produzione annua è di circa 7,5 milioni di bottiglie, 90% di Roero Bianco Docg, 10% di Roero Rosso Docg. Di queste oltre il 60% varca i confini italiani per essere diffuso e apprezzato in tutto il mondo.

Il Consorzio Tutela Roero è oggi presieduto da Massimo Damonte, eletto a luglio 2023, dopo tre mandati di Francesco Monchiero. Damonte fa parte del CdA del Consorzio fin dalla fondazione ed è stato vicepresidente dal 2020.

Il logo del Consorzio ben sintetizza i valori che questa associazione di produttori e viticoltori si impegna a salvaguardare e promuovere: la coccinella simboleggia la fortunata biodiversità delle colline del Roero, dove ai vigneti si alternano boschi, frutteti e orti, mentre le tre ruote stilizzate sul guscio rosso sono un rimando alla ricca e secolare storia del luogo che prende il nome dalla nobile famiglia dei Roero che possedeva anticamente queste terre.

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