Roero DOCG, 5 cose assolutamente da sapere
Dopo aver letto la guida definitiva sul vitigno Nebbiolo, sarai curioso di conoscere tutte le caratteristiche del Roero DOCG, uno dei vini principe che rappresenta e descrive meglio il nostro territorio.
Con una produzione di circa 500.000 bottiglie all’anno e realizzato generalmente con il 100% di uve nebbiolo (vedremo tra poco perché “generalmente”), questo vino si contraddistingue per un’elevatissima qualità e una bevibilità davvero interessante, soprattutto perché stiamo parlando di uva nebbiolo.
Ma andiamo più nello specifico e conosciamo più da vicino il Roero DOCG!
Le 5 caratteristiche fondamentali del Roero DOCG
Essendo DOCG, è regolamentato da un disciplinare
Essendo un vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il Roero DOCG deve seguire determinate regole. Deve essere realizzato all’interno dei 19 comuni (in provincia di Cuneo) che si trovano sulla riva sinistra del fiume Tanaro, con uve provenienti da vigneti aventi nell’ambito aziendale particolari composizioni ampelografiche. Il vitigno nebbiolo deve costituire almeno il 95%, a cui possono concorrere (congiuntamente o disgiuntamente) fino ad un massimo del 5% le uve provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte. Tuttavia, oggi, nella quasi totalità dei casi si tratta di vini 100% nebbiolo.
Ma non è tutto.
Per chiamarsi Roero il vino deve avere un invecchiamento minimo di 20 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
Cosa diversa se parliamo di Roero Riserva.
In questo caso deve avere un invecchiamento di almeno 32 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
L’influenza del territorio è molto importante
Il terreno di origine marina del nostro territorio, quindi molto sabbioso, conferisce al vino interessanti note aromatiche e ne ammorbidisce i tannini, donando quindi una maggiore bevibilità rispetto ai grandi vini rossi dei territori vicini.
Essendo il Roero un territorio con suoli molti variabili, a seconda della zona il Roero DOCG presenta caratteristiche leggermente diverse.
Vista, olfatto e palato
Adesso sarai curioso di scoprire come questo eccellente vino si presenti ai nostri sensi:
–vista: il Roero DOCG è di un affascinante rosso rubino più o meno intenso, con riflessi granati se si parla di Riserva;
–olfatto: in linea generale predominano le note fruttate (frutti e fiori rossi), che possono essere accompagnate da accenni di fiori secchi e spezie. In particolare: rosa appassita, aghi di pino, ciliegia, lampone, timo e genziana;
–palato: al palato questo rosso ha un sapore asciutto e corposo, vellutato e con una buona persistenza. Ma come sviluppare al meglio tutte queste caratteristiche? Partendo dal bicchiere, che deve essere a coppa ampia e con una buona capacità (LINK).
Ha un’ottima versatilità ed è perfetto sia con piatti tradizionali sia con quelli più innovativi
La tannicità moderata, il corpo pronunciato e le caratteristiche organolettiche permettono di abbinare questo vino (con grandi risultati) a molte tipicità regionali, come carni bianche e saporite e pasta ripiena di carne. Qui puoi trovare la guida definitiva su come abbinare alla perfezione il Roero DOCG.
È valorizzato dal nostro Consorzio
Il nostro Consorzio di Tutela del Roero è nato nel 2014 per tutelare, valorizzare, promuovere e informare il consumatore su tutto ciò che è legato al nostro territorio e alla DOCG, sia in Italia che all’estero. Ogni anno ci impegniamo a promuovere il territorio in ogni sua piccola forma, dalle attività ai luoghi di interesse, così da far conoscere l’eccellenza del nostro Roero DOCG e Roero Arneis DOCG.
Adesso che conosci il vino rosso più famoso del territorio non ti resta che provarlo.
Buonasera
Sono un amante del Nebbiolo
Sarei interessato ad approfondire