La guida definitiva sul vitigno Nebbiolo
Dopo aver scoperto tutto quello che c’è da sapere sul vitigno Arneis (clicca qui se te lo sei perso), oggi è arrivato il momento di parlarti del vitigno Nebbiolo, l’uva autoctona principe del Piemonte e coltivata anche in tutto il territorio del Roero.
Si tratta infatti dell’uva con cui ogni anno vengono prodotte più di 500.000 bottiglie di Roero DOCG, un rosso 100% nebbiolo caratterizzato da una grande piacevolezza e bevibilità.
Ma per cosa si contraddistingue questo pregiato vitigno?
Beh, sicuramente per la sua vocazione all’eccellenza: i vini realizzati con queste uve sono di altissima qualità e con un profilo organolettico imparagonabile.
Profumi e gusti assorbiti dalla particolare conformazione del nostro terreno, formato prevalentemente di sabbia, e che dona all’acino una serie di caratteristiche inconfondibili.
Per conoscerle meglio però serve qualche accenno di storia.
Il vitigno Nebbiolo nella storia
Iniziamo dal nome.
Ti sei mai chiesto da dove deriva il termine “Nebbiolo”?
Esistono due teorie:
- Nebbia. L’uva del vitigno Nebbiolo è una delle prime a germogliare e una delle ultime a maturare, tanto che la vendemmia si fa generalmente a metà ottobre. Questo ti dice qualcosa? Il periodo è autunnale e capita spesso che le colline siano completamente ricoperte dalla nebbia;
- Pruina. Questa sostanza naturale con funzioni protettive è presente in grande quantità sugli acini di Nebbiolo (anche per via della tarda maturazione). Ecco perché, anche se molto scuro, il grappolo risulta “annebbiato”.
Interessante vero?
Anche la sua storia lo è.
Le prime tracce scritte del vitigno le troviamo verso la fine del XIII secolo e solo qualche decennio più tardi viene citato anche nei territori del Roero.
Bastano pochi anni e il Nebbiolo acquista una grande importanza, tanto che già nel ‘700 in tutta la zona si trovano tante tipologie di vini prodotti con quest’uva: dal dolce al secco, dal giovane all’invecchiato.
Questo perché il vitigno è facilmente soggetto a mutazioni genetiche a seconda del suolo su cui lo si pianta, sviluppando quindi profili organolettici differenti.
Sono tre le sottovarietà storiche (o biotipi): lampia, michet e rosé.
Ma facciamo un salto in avanti e arriviamo a inizio ‘900, uno dei periodi più bui della viticoltura europea.
È proprio in questi anni che arriva la fillossera, un insetto che uccide la vite intaccandone le radici.
A parte alcune viti che sono sopravvissute grazie all’alta percentuale di sabbia presente nel terreno, oggi le piante sono impiantate su portainnesti americani.
Dopo la storia, sarai curiosissimo di scoprire tutte le caratteristiche che rendono questo vitigno unico al mondo.
Scopriamole subito!
Tutte le caratteristiche del vitigno Nebbiolo
La vite di Nebbiolo, anche se delicata, vive per circa 50/55 anni.
Si contraddistingue per:
- un grappolo medio/grande – grande, piramidale alato, allungato e mediamente compatto;
- un acino medio/piccolo, ellissoidale corto, con una buccia consistente, molto pruinosa e dal colore blu/nero.
E non è tutto.
Visto il suo lungo periodo di maturazione (circa a metà ottobre), la pianta ha bisogno di determinate condizioni:
- Calore. Maturando esattamente a metà autunno, il Nebbiolo necessita di temperature non troppo basse;
- Altitudine. Se nei primi livelli delle colline troviamo i filari di Arneis, immediatamente sopra c’è il vitigno Nebbiolo. Si coltiva infatti tra i 250 e i 450 metri, non troppo in alto per evitare temperature troppo basse o un’eccessiva ventilazione;
- Esposizione. Il Nebbiolo dà il meglio di sé con un’esposizione a sud-ovest, non troppo in balia dei venti e dove non ci sono eccessive precipitazioni.
Ti ricordi che abbiamo parlato della lunga maturazione?
Ecco come funziona:
- Germogliamento: prima decade di aprile;
- Fioritura: prima decade di giugno;
- Invaiatura: seconda decade di agosto;
- Maturazione: tra la seconda e la terza decade di ottobre;
E per finire, se ti piace scoprire sempre cose nuove, leggi il nostro articolo che parla più da vicino del ciclo vitale della vite.
Adesso che conosci alla perfezione il vitigno Nebbiolo, non ti resta che scoprire il Roero DOCG, il vino 100% nebbiolo del nostro territorio.
E se ne vuoi un assaggio, dai un’occhiata alle cantine aderenti al nostro Consorzio!