Tutto quello che devi sapere sul ciclo vitale della vite
Ti abbiamo raccontato tanto della nostra DOCG, delle sue caratteristiche e dei suoi abbinamenti.
Ma per apprezzare veramente un vino bisogna anche conoscere tutto il ciclo che porta la vite a formare i tanto preziosi grappoli.
Stiamo parlando del ciclo vitale della vite, quel processo che porta la pianta a crescere e produrre.
Ovviamente ogni vite ha le sue caratteristiche e i suoi tempi, ma un discorso a livello generale è comunque interessante.
Bene, iniziamo!
L’inizio del ciclo vitale della vite
Tutto inizia ovviamente con la nascita e, da quando la vite è impiantata, questa segue il suo ciclo vitale.
Ma una vite non ci dà subito i suoi frutti.
Occorre infatti qualche anno (in genere 2/3) per vedere la formazione dei grappoli.
È proprio da qui che inizia la fase di maggiore produttività, una fase anche questa variabile a seconda del vitigno ma che in genere continua fino ai 35/50 anni.
Da qui la vite entra poi nella fase di vecchiaia, anche se per alcune viti questa arriva solo sui 30/40 anni di età.
Tuttavia il ciclo vitale non è tutto.
La vite segue infatti ogni anno anche un ciclo annuale, che si divide in due sottocicli: uno vegetativo e uno produttivo.
Iniziamo con il primo.
Il sottociclo vegetativo della vite
Il sottociclo vegetativo della vite inizia generalmente a marzo, quando le temperature in crescita iniziano a riscaldare il terreno.
La linfa inizia così a salire verso il tronco e avviene quel particolare fenomeno detto “pianto della vite”: dove è stata eseguita la potatura si formano delle piccole gocce di linfa.
Arriviamo così ad aprile, quando inizia il germogliamento: le gemme si aprono, si formano le foglioline e i germogli si allungano.
Qui un fattore molto importante è giocato dalla temperatura: se è stabile e tiepida tutto procede correttamente mentre, se avvengono bruschi cali, i germogli possono subire notevoli danni.
Ma concentriamoci sul primo caso: qui i germogli continuano a crescere fino ad agosto, quando inizia la fase di agostamento (o maturazione del tralcio), ovvero quando le sostanze prodotte durante tutto il periodo precedente vengono immagazzinate.
Questa fase continua fino a fine novembre, periodo nel quale il tralcio è ormai diventato marrone e legnoso.
Da qui, infine, inizia la fase di riposo e defogliazione.
Il sottociclo vegetativo ripartirà poi a marzo.
Adesso vediamo quello produttivo!
Il sottociclo produttivo della vite
Questo sottociclo, strettamente legato a quello vegetativo, comincia tra aprile e maggio, quando iniziano a formarsi i primi piccoli grappoli.
Tra la metà di maggio e quella di giugno parte poi la fioritura, quindi l’apertura dei fiori e la conseguente fecondazione. È da qui che iniziano a formarsi gli acini di uva.
Arriviamo poi all’estate quando, tra la metà di luglio e quella di agosto (a seconda della varietà di vite), parte l’invaiatura, ovvero quel processo che dà via alla maturazione dei grappoli, completa alla metà di agosto o entro fine ottobre.
Anche in questo caso dipende molto dalla tipologia di vite: se matura presto, viene detta precoce, mentre se matura tardi viene detta tardiva.
Adesso capisci quante delicate e precise fasi segue una vite per portare sulla tua tavola vini eccellenti?
Continua a seguirci per scoprire di più!