Scopri Roero Arneis, il vino bianco DOCG del Roero
Ora che conosci alla perfezione il vitigno Arneis, puoi comprendere ancora meglio tutte le peculiarità del vino bianco che realizziamo nel nostro territorio.
Nel Roero troviamo infatti un DOCG bianco a base di uve Arneis davvero interessante, da cui prende anche il nome: il Roero Arneis DOCG (anche in versione “Riserva”).
Scommettiamo che ora vuoi scoprire di più su questo fantastico vino. Eccoti allora tutto quello che ti serve per apprezzarlo al meglio.
Le caratteristiche del Roero Arneis DOCG
Nella tradizione popolare della zona, con Arneis indichiamo una persona estroversa e un po’ ribelle, originale e simpatica allo stesso tempo. Tutte caratteristiche proprie anche di questo vino.
Si tratta di un vino bianco secco (anche se un tempo queste uve erano vinificate per lo più dolci) DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) la cui produzione è consentita solo nei 19 comuni in provincia di Cuneo che si trovano sulla riva sinistra del fiume Tanaro.
La sua gradazione alcolica è generalmente importante (tra il 12,5 e il 14%vol.) ma questo assicura una buona avvolgenza e una pienezza gustativa davvero interessanti.
Negli ultimi anni questo vino sta vivendo momenti di grande fermento, in quanto sempre più apprezzato sia in Italia che all’estero per la sua piacevole bevibilità.
Pensa che solo trenta anni fa in pochi investivano sul vitigno, mentre oggi si raggiungono le 6 milioni di bottiglie l’anno.
Ma non dilunghiamoci troppo. Vediamo tutte le sue peculiarità.
In linea generale possiamo parlare di un vino bianco secco, non aromatico, ma ricco di profumi allo stesso tempo.
- Caratteristiche olfattive. Il Roero Arneis DOCG assorbe dai terreni sabbiosi e di origine marina un bouquet di profumi davvero interessanti, di fiori, erba e frutta di campo. Spiccano in particolare sentori di tiglio, salvia, foglia di pomodoro e ginestra;
- Caratteristiche visive. Il vino si presenta generalmente di un bel giallo paglierino, che può virare verso tonalità verdoline chiare (se si usano vinificazioni più semplici e immediate); oppure gialle dorate, soprattutto quando si fanno brevi macerazioni sulle bucce o un passaggio in legno;
- Caratteristiche gustative. Al palato il Roero Arneis DOCG si presenta con una buona freschezza e un retrogusto di mandorla amara
Questo però come abbiamo detto è a livello generale.
Oggi, con la crescente attenzione agronomica ed enologica, le note olfattive si spostano verso nuovi sentori, più complessi e freschi.
Ecco allora che il Roero Arneis DOCG si appropria di descrittori riconducibili al mondo esotico, come frutto della passione, papaia, melone e ananas; ma anche alla famiglia degli agrumi: cedro, limone, pompelmo e scorza d’arancia.
Non mancano però le note più morbide e avvolgenti, come fiori di tiglio, macchia mediterranea, zafferano, gelsomino e biancospino.
Tutte note che bisogna conoscere per poter abbinare il vino con piatti e ricette che ne esaltino ogni piccola sfaccettatura. Eccoti quindi qualche consiglio.
Arneis, abbinamenti e consigli
Il Roero Arneis DOCG, essendo un vino leggero, fresco e con un’acidità costantemente buona, dà il meglio di sé con piatti di pesce semplici e non troppo saporiti. È ottimo anche con minestre a base di verdure o cereali e con paste dal ripieno delicato (provalo per esempio con questi ravioli di ricotta e spinaci)
La sua leggerezza lo rende ottimo anche per gli aperitivi.
Ultima cosa: ricorda di servirlo tra gli 8 e i 10°, così da esaltarne ogni piccola sfumatura.
Quale bicchiere scelgo?
Oggi si tende sempre più spesso ad utilizzare lo stesso tipo di bicchiere sia per i bianchi che per i rossi, anche se un tempo per l’Arneis si utilizzavano forme più snelle, a tulipano con gambo piuttosto alto e coppa poco capace.
C’è da dire che i tempi cambiano ed oggi la tendenza è di sviluppare la gamma dei profumi in modo più immediato e ampio: ecco perché non è raro bere il Roero Arneis DOCG in coppe di notevoli capacità
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Ottima descrizione
io non sono un grande intenditore ma sento molti che affermano che in Piemonte non ci sono bianchi: mi sembra una stupidaggine